Dal 2013 anche Facebook è stato raggiunto dal magico mondo degli Hashtag: le celebri etichette virtuali che raggruppano contenuti ed argomenti simili, e che hanno reso famoso prima Twitter e poi Instagram. Ma il loro inserimento sul social di Zuckerberg è molto recente, e non sembrano riuscire a decollare. Sorge quindi una domanda: usare gli Hashtag su Facebook funziona?
Gli Hashtag su Facebook non sono come su Twitter
Ogni Social è strutturato in modo diverso. Ad esempio, Twitter viene spesso definito una piattaforma di “microblogging” perché è legato ai post molto brevi. Perciò non pensate che gli stessi elementi di Twitter possano essere portati su un altro Social portando gli stessi risultati. L’Hashtag è tra questi: su Facebook sono stati inseriti dopo lungo tempo, e la loro funzione è diventata molto diversa.
Su Facebook non collegano ad un numero di post elevato come su Twitter, perché la maggior parte dei profili personali ha una privacy non pubblica; tutto il contrario di Twitter, dove quasi tutti i profili sono pubblici. Anche per questo, l’aggregazione di contenuti non funziona come dovrebbe: cliccando un Hashtag, troverete una minima parte dei contenuti che vedreste su Twitter o Instagram. Detto ciò, allora, sono da buttare sul Social di Zuckerberg? Non necessariamente, ma vanno usati con moderazione e per uno scopo un po’ diverso.
Consigli per l’uso: la funzione
Se prevedete di usare gli Hashtag su Facebook, riduceteli quanto più possibile. Mettete sotto Hashtag solo e soltanto un paio di argomenti principali, che sono realmente contenuti nel vostro post. Nonostante non sia garantito che portino a dei risultati, un utilizzo intelligente potrebbe comunque darvi qualche vantaggio. Ma visto che su Facebook sono “snaturati”, potete provare ad adoperarli in modo diverso!
Il mio consiglio è di crearne uno personalizzato per “riunire” sotto un unico nome alcuni vostri post simili, come nell’esempio qui sopra. Un utente più pigro, che non scorre la pagina e non visita i vostri album di foto, potrebbe cliccare sull’Hashtag. In tal modo, invece di portarlo via da voi (conducendolo ad altre pagine), l’Hashtag riuscirebbe a mostrargli i vostri altri post sullo stesso argomento. Se lo fate, attenti a non scrivere un Hashtag già usato da altri! Un altro spunto è inserirli a inizio post per indicare il tema di cui si sta per parlare: un utente interessato, leggendoli a mo’ di titolo, viene invogliato a proseguire la lettura.
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Consigli per l’uso: la quantità
Qualunque sia il vostro scopo, utilizzate gli Hashtag su Facebook in modo molto parsimonioso; insomma, se volete metterli, devono essere pochi. Evitate le frasi contenenti varie parole “hashtaggate” al proprio interno: spezzano la lettura e distraggono. Ricordate che, nella quasi totalità dei casi, il lettore NON sta leggendo il post perché l’ha trovato nella lista di quell’Hashtag, ma per un altro motivo (like alla pagina, newsfeed, eccetera). Perciò pensate prima a lui, non rendetegli difficile la lettura e non infastiditelo. Una cosa che sì, l’Hashtag su Facebook può fare, e non è bello.
In termini numerici limitatevi a due, massimo tre Hashtag in un post. Cercate di non metterli in mezzo alle frasi – e se proprio dovete, fatelo con una sola parola, quella principale. Seguendo l’indicazione precedente, potete utilizzarne 2-3 a fine post come aggregatori di argomenti, o all’inizio come titolo. Ancora una volta concentratevi su pochi, pochissimi Hashtag, e che siano davvero l’argomento principale del post. E se vi sembra che un Hashtag non sia utile? Beh, forse la soluzione è proprio quella: non metterlo! Non è un componente fondamentale in un buon post anzi, spesso non serve affatto. Se pensate che il vostro post funzioni già bene così, è meglio lasciar perdere e far finta che non esistano.
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