Anche il design si pone il problema dell’ecologia. La riduzione degli sprechi nel nostro pianeta passa, in modo decisivo, attraverso le confezioni dei prodotti destinati agli scaffali. Se prima l’attenzione era unicamente sulla resa estetica, adesso sia produttori che consumatori si interessano al tema di un packaging ecologico. Non solo è possibile raggiungere l’obiettivo ecosostenibile, ma il Graphic Designer può anche rendere ancor più speciale il prodotto: facendolo riconoscere, risaltare e, perché no, raccogliendo grande approvazione.
Indice argomenti
- I tre principi del packaging ecosostenibile
- Materiali per un packaging ecologico
- Il packaging ecologico è design (e anche marketing)
I tre principi del packaging ecosostenibile
I concetti fondamentali nella progettazione di un packaging ecologico sono tre: ridurre, riutilizzare e riciclare. Sono tutti egualmente importanti per la riduzione dell’impatto ambientale, quindi vediamo nel dettaglio in cosa consistono.
- Ridurre. Il primo passo consiste nel ridurre le dimensioni e rimuovere le parti inutili, per evitare sprechi nell’imballaggio. Nel concetto rientrano l’eliminazione di confezionamenti multipli (incarti singoli), la riduzione del polistirolo protettivo e di altri materiali dannosi. È uno step di elevata competenza del Grafico: deve fare anche in modo che la confezione risparmi spazio quando impilata ad altre, sia nelle scatole di trasporto in stock, sia sullo scaffale.
- Riutilizzare. Il consumatore paga anche la confezione, quindi perché non dargli la possibilità di conservarla e riusarla? I buoni packaging riutilizzabili, dopo aver completato le proprie funzioni (proteggere il prodotto e comunicarlo), acquistano una seconda vita e quindi nuovi usi. Non vengono gettati subito, lo spreco si riduce, e talvolta l’azienda è anche avvantaggiata: il suo marchio continuerà a circolare in casa del consumatore! Alcuni esempi sono le confezioni dei gelati, adatte a contenere cibi dopo esser state ripulite; oppure le scatole di latta dei biscotti danesi, diventate il simbolo di… ago e cotone.
- Riciclare. Il riciclo è fondamentale sempre, ed ancor più se la confezione non può essere riutilizzata. Consiste prima di tutto nell’uso di materiali riciclabili o compostabili, da concordare con l’azienda. Ma è anche ridurre la diversità di materiali usati, per facilitarne lo smaltimento e prevenire gli errori della raccolta differenziata.
Per riassumere: un packaging ecologico deve essere snello ed essenziale, se possibile riutilizzabile, e fatto con materiali adatti al riciclo.
Materiali per un packaging ecologico
L’argomento materiali riciclabili spetta maggiormente all’azienda, è vero. Ma è bene che anche il Grafico sia al corrente delle tante possibilità ed applicazioni, sia per sviluppare nuove idee che per suggerirle all’azienda. Un buon punto di partenza sono la carta ed il cartone ondulato, materiale largamente utilizzato perché estremamente versatile e facilmente riciclabile. Si presta ad usi e confezioni d’ogni genere e tra l’altro può essere già stato riciclato, proseguendo il processo virtuoso. Anche l’inchiostro è eco-friendly: ne esistono di biodegradabili, come quelli vegetali (uno è a base di soia!), destinati spesso alla stampa offset.
Ecologico è anche compostabile. Alcuni materiali non sono direttamente riciclabili, ma hanno ugualmente un impatto bassissimo sull’ambiente: si biodegradano con estrema facilità fino a diventare compost, un terriccio organico fertilizzante ed utilissimo. Molti materiali compostabili derivano da fibre di mais (e producono plastiche biodegradabili), cellulosa, zucchero, amido ed altre risorse inaspettate. Ad esempio, a proposito di quanto accennato all’inizio: sapevate che il polistirolo può essere sostituito dalla bagassa, cioè polpa di canna da zucchero? Le sorprese come questa sono tante, e vale la pena fare una chiacchierata con l’azienda, per esaminare le possibilità di packaging sostenibile.
Per approfondire il tema e le opportunità del packaging ecologico consigliamo una risorsa messa a disposizione dalla Comieco. Si tratta del PDF completo del libro “Il buon packaging”, scritto da Laura Badalucco.
Il packaging ecologico è design (e anche marketing)
Una confezione di questo tipo presenta opportunità di design uniche, quindi non serve abusare di figure inflazionate (albero, foglia, sole). O almeno non nel solito modo, come ci insegna il packaging degli utensili da cucina Scanwood! L’oggetto in legno diventa esso stesso l’albero della figura, unendo semplicità e simbologia; inoltre il cartoncino e la chiusura sono ridotti al minimo, come nel primo principio enunciato sopra. A Perfume Organic è un altro perfetto esempio. I loro profumi sono realizzati solo con oli naturali provenienti da ingredienti biologici, e non contengono sostanze chimiche nocive. Ma l’azienda ha ampliato l’idea con un packaging rivoluzionario: dopo l’uso, la scatola si può piantare perché contiene nella struttura dei semi di fiori!
Oltre l’immaginazione c’è Dissolve, il packaging idrosolubile per lo spazzolino, che si scioglie letteralmente nell’acqua. Poiché non tutti potranno sperimentare opzioni così variegate, guardiamo anche qualcosa di più semplice. La confezione realizzata da Favini per l’italianissimo Crush Fagiolo è fatta di scarti di lavorazione del fagiolo: la grafica ne sottolinea perfettamente i fini nobili, richiamando al percorso fatto dal fagiolo per diventare contenitore. A tal proposito, non dimenticate l’importanza di un Copy all’altezza della situazione, capace di rimarcare i principi green e richiamare il cliente all’azione ecologica (facendogli comprare il prodotto).
Questo ci ricorda che realizzare un packaging ecosostenibile fa bene al nostro pianeta, ma anche all’immagine dell’azienda. Le attività eco-friendly hanno piena facoltà di sottolineare il proprio impegno per l’ambiente. Il tema è sentito tra le persone, quindi può migliorare la percezione di un marchio e le decisioni d’acquisto. Insomma, a voler essere un po’ materialisti, è giusto mostrare la propria natura di azienda green anche per fini di marketing. Ma solo a patto di essersi impegnati davvero!
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